Fonte: Atti primo seminario regionale del 2001, Quaderno n. 4 servizio politiche familiari, infanzia e adolescenza.
“A questa grande accelerazione di sapere scientifico si accompagna un analfabetismo emotivo e relazionale non solo preoccupante (poiché dimostriamo di non saper controllare gli strumenti in nostro possesso) ma addirittura dirompente poiché consegna alle categorie dei tecnici ed alle singole discipline la scelta di una via del futuro che ci è sempre più vaga ed incerta. E’ in questo contesto che si propone una curvatura pedagogica alle interpretazioni degli eventi ed alle direzioni di sviluppo, poiché la pedagogia (scienza della relazione e delle interazioni per eccellenza) offre una chiave di lettura che ci consente di mettere al centro del cambiamento la persona come valore e non il sapere come prodotto e risultato della ricerca isolata e solitaria del soggetto”